Protagonismo giovanile

La Cooperativa gestisce i Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) di Comacchio, Ostellato e Goro nell’ambito del progetto “Protagonismo Giovanile” promosso e finanziato dall’ ASP del Delta ferrarese.

L’ obiettivo di questo servizio è quello di offrire occasioni di crescita personale e relazionale alle ragazze e ai ragazzi nella fascia di età preadolescenziale e adolescenziale, con particolare attenzione ai minori già in carico ai Servizi Sociali o a rischio di emarginazione sociale e/o in condizioni di fragilità.

Le proposte educative realizzate nei diversi CAG mirano a favorire la socializzazione tra coetanei e a svilupparne l’autonomia e la responsabilità personali; dare senso al tempo libero e conoscere le opportunità del territorio, rendere i giovani protagonisti all’interno della comunità educante, sperimentare relazioni positive con le persone adulte, riconoscere il valore delle regole, favorire il benessere psico-fisico degli adolescenti.

Allo stesso tempo vengono proposte attività volte a all’acquisizione di consapevolezza e spirito critico sui diversi fattori di rischio, come la dipendenza da sostanze legali e illegali e dalla tecnologia (videogiochi e social network), promuovendo interventi in collaborazione con esperti, facilitatori di comunità e servizi del territorio.

EDUCATIVA DI STRADA
Il “Protagonismo Giovanile” prevede anche interventi di Educativa di Strada (EdS) sui singoli territori.
L’ EDS si muove lungo tre principali dimensioni: il lavoro di comunità, lo sviluppo del benessere dei giovani del territorio e la promozione del protagonismo giovanile.
Il modello dell’EdS rientra nell’educazione informale, legata soprattutto alle aggregazioni giovanili.

La strada diventa luogo d’identità e di formazione, non pensata come luogo di rischio, ma di eventi relazionali che possono diventare educativi e di coinvolgimento dei giovani.
Particolarmente importante risulta la dimensione di comunità.

Attraverso l’educativa di strada vengono promossi momenti di confronto e di incontro con le realtà del territorio, non solo con i giovani, per costruire ponti e aprire un dialogo per rendere le singole comunità sempre più “ambienti” inclusivi, in cui i giovani possano sviluppare un senso di appartenenza perché promotori di azioni finalizzate al miglioramento o sviluppo del proprio benessere e, pertanto, del benessere della comunità stessa secondo un processo circolare.